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Chiesa Immacolata Madre dei Poveri

 

 

La chiesa intitolata all'Immacolata Madre dei Poveri, viene comunemente indicata come "crèsia 'i Pipi" e sorge nella parte alta del centro storico reggino.

Della chiesa bizantina originale (sec. X), quasi interamente interrata , dedicata al SS. Salvatore, oggi rimangono i muri meridionale e settentrionale nei quali si leggono ancora i graffiti in greco e si possono vedere disegni e simboli apotropaici. La struttura presentava tre absidi.

La chiesa venne ristrutturata in epoca rinascimentale (sec. XVI-XVII) e intitolata a S. Salvatore. Durante la ricostruzione le tre absidi bizantine vengono sostituite da un'unica ampia abside ancora esistente.

La chiesa è soggetta ad un ulteriore ricostruzione agli inizi dell''800 ed intitolata a S. Paolo, opera di Paolo Albanese chiamato "Paulu Pipi", il quale decise di riutilizzare i ruderi della chiesa di S. Salvatore.

La chiesa è caratterizzata da elementi in stile arabo ed è composta da una navata unica di forma quadrata con abside semicircolare.

 

 

Fonte bibliografica: D. Castrizio, M. R. Fascì, R. G. Laganà, Reggio città d'Arte, Reggio Calabria, 2006.

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