Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Nel 1882 venne istituito il Museo Civico che raccoglieva e diffondeva cultura alla cittadinanza con testimonianze della storia e della cultura locale, reperti archeologici, memorie del risorgimento e collezioni di pittura. Nel 1907, sotto la direzione di Paolo Orsi, fu istituita la Soprintendenza archeologica della Calabria, che eseguì intensi scavi a Reggio, a Locri e nei principali centri di interesse archeologico della regione. Dopo il terremoto del 1908 che distrusse la città , Paolo Orsi propose la creazione di un grande Museo Nazionale in cui esporre i materiali degli scavi statali insieme a quelli delle collezioni civiche. La soprintendenza archeologica, insediatasi nel 1925 a Reggio, si preoccupò di realizzare un nuovo edificio per il "Museo centrale della Magna Grecia" o "Museo nazionale della Magna Grecia". Iniziato nel 1932, fu progettato da Marcello Piacentini. La nuova sede presto dovette però essere chiusa a causa della Seconda Guerra Mondiale, che impose il trasferimento del materiale in altri siti più sicuri. Finalmente il nuovo Museo Nazionale venne riaperto al pubblico nel 1959. Le collezioni archeologiche del Museo comprendono materiali di scavo da siti della Calabria, della Basilicata, e della Sicilia, che illustrano l'arte e la storia della Magna Grecia, con la presenza inoltre di materiale dei periodi precedenti (Preistoria e Protostoria) e successivi (periodi Romano e Bizantino). Tra i materiali più significativi conservati all’interno del Museo ricordiamo:
- Bronzi di Riace: ritrovati in provincia di Reggio, sono due grandi statue in bronzo, originali greci della metà del V secolo a.C. pervenuti in eccezionale stato di conservazione, che potrebbero raffigurare Tideo e Anfiarao o Eteocle e Polinice dei sette contro Tebe, provenienti da un più numeroso gruppo di guerrieri bronzei;
- Testa del filosofo, ritrovata a Porticello vicino Reggio, è un raro esempio di ritrattistica greca;
- Kouros di Reggio, acquisito di recente dal Museo, è una piccola statua marmorea, forse di un atleta vittorioso, esposto di recente in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali;
- Testa di Apollo Aleo in marmo, da Cirò;
- Gruppo dei Dioscuri che scendono da cavallo nella battaglia della Sagra, da Locri Epizefiri;
- tavole bronzee, dell'archivio del Tempio di Zeus di Locri Epizefiri;
- collezioni di pinakes, ex voto in terracotta recanti a rilievo scene del ratto di Persefone provenienti da Locri Epizefiri;- collezioni di gioielli, di specchi in bronzo, e medagliere.
Fonte bibliografica: Domenico Laruffa (a cura di), Il Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria,R. C., Laruffa Editore, 2004.
Paolo Moreno, I bronzi di Riace, il maestro di Olimpia e i sette a Tebe, Milano, Electa, 1998.
https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_nazionale_della_Magna_Grecia
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